venerdì 10 luglio 2009

venerdì 3 luglio 2009

DATI SUGLI INFORTUNI AGGIORNATI AD APRILE 2009

Sulla Banca Dati statistica dell`INAIL sono stati pubblicati i dati relativi agli infortuni totali e mortali denunciati e indennizzati nel settore delle costruzioni, aggiornati al 30/04/09. Si sottolinea che i dati finora acquisiti per il 2008 non sono ancora definitivi, ma suscettibili di aggiornamenti.
Alla data di rilevazione ufficiale del 30 aprile u.s. il numero di infortuni indennizzati totali, pari a 74.843 nel 2008, e` diminuito del 14,4% rispetto all`anno precedente, confermando le riduzioni gia` registrate nel triennio 2005 - 2007.

L`incidenza degli infortuni indennizzati sul numero di occupati nelle costruzioni sta progressivamente diminuendo nel corso del tempo. Tale rapporto, pari nel 2004 a 55,5 infortuni per 1.000 occupati, nel 2008 risulta pari a 38.Per quanto riguarda il numero di infortuni mortali indennizzati (nello specifico 195 nel 2008), i dati risultano numericamente favorevoli, evidenziando un calo del 27,8% rispetto al 2007. Anche la relativa incidenza degli infortuni mortali rispetto al numero di occupati nelle costruzioni si e` ridotta, passando da 0,14 nel 2007 a 0,10 nel 2008 per 1.000 occupati.

Fonte: Guidaedilizia.it

KEY ENERGY 2009: LE RINNOVABILI SFIDANO LA CRISI

Le energie sostenibili e l’innovazione in campo ambientale sono la sfida alla crisi economica. Non lo pensano solo gli ambientalisti, ma la maggioranza degli italiani (63%) che vede nell’ambiente un settore dove è giusto investire proprio in un momento difficile come questo.È quanto scaturisce da una ricerca realizzata dall’Ipsos. E poi, come ha recentemente dimostrato l’indagine “Investire in energie rinnovabili - La convenienza economica per le imprese”, presentata all’università Bocconi, puntare su impianti “green” rende bene alle aziende italiane.Senza dimenticare che le rinnovabili non subiscono le oscillazioni dei prezzi delle materie prime (sole, vento, geotermia, onde marine), a differenze delle vecchi tecnologie energetiche: la crisi del gas che ha spaventato l’Europa quest’inverno è solo l’ultimo esempio.

Anche da queste considerazioni prende le mosse la terza edizione di KEY ENERGY, la fiera internazionale per l’energia e la mobilità sostenibile, il clima e le risorse per un nuovo sviluppo, che si terrà a Rimini Fiera dal 28 al 31 ottobre 2009.L’evento si svolgerà in contemporanea a ECOMONDO, la 13esima fiera internazionale del recupero di materia ed energia e dello sviluppo sostenibile, RI3, la quinta rassegna della rigenerazione, ricarica e riuso dei supporti di stampa, hardware e prodotti per informatica e telematica, e COOPERAMBIENTE, la seconda edizione della fiera dell’offerta cooperativa di energia e servizi per l’ambiente realizzata in collaborazione con LegaCoop. Da quest’anno, inoltre, il pool di eventi si arricchirà della prima edizione di ENERGYES, il salone dedicato a sistemi e soluzioni per un uso efficiente dell’energia. Insomma, KEY ENERGY si inserisce in un contesto espositivo tutto dedicato all’ambiente. Contesto in crescita: quest’anno il lay out delle varie manifestazioni occuperà tutti i 16 padiglioni di RiminiFiera, proponendo 1.500 imprese su 110.000 metri quadrati.

Il sistema ambiente di Rimini Fiera rappresenta in effetti l’unico esempio in Italia, e forse in Europa, di una manifestazione in grado di fornire una visione a 360° sui molteplici aspetti della sostenibilità ambientale”, spiega Barbara Padovan, project manager di KEY ENERGY.“Nello specifico di KEY ENERGY - riprende la project manager -, con il team di manifestazione stiamo lavorando soprattutto in due direzioni: da un lato sull’affermazione e il consolidamento del marchio, attraverso una campagna promozionale molto mirata, e dall’altro sullo sviluppo dei vari comparti della manifestazione, in particolare la mobilità sostenibile, l’eolico e il carbon market”.

Rimini Fiera è dotata di 11.000 posti auto. Il quartiere è raggiungibile anche in treno grazie alla stazione di linea “RiminiFiera”.

Fonte: Guidaedilizia.it

mercoledì 1 luglio 2009

SI AVVICINA IL SAIE 2009: FARE FUTURO, OGGI

Primi segnali positivi dal mondo delle costruzioni. A più di cinque mesi dall'apertura della 45a edizione del SAIE (dal 28 al 31 ottobre 2009), risultano aver già aderito oltre 1.300 espositori, corrispondenti al 75% rispetto all'edizione 2008.Un dato oltremodo positivo, che trasmette due segnali nitidi e non equivocabili. Il primo è che il SAIE rimane un irrinunciabile punto di riferimento per l'intero comparto delle costruzioni, come testimoniato anche dagli oltre 170.000 visitatori della precedente edizione, più di 7.000 dei quali provenienti dall'estero. Il secondo è la conferma che il modo più efficace per affrontare e superare la crisi economica mondiale è continuare a investire in settori strategici a medio e lungo termine, quali ricerca e sviluppo, comunicazione e innovazione. Sono i segnali, insomma, non solo di una diffusa consapevolezza che determinati appuntamenti, considerati importanti nei periodi di crescita economica, diventano addirittura cruciali nei momenti di stagnazione o recessione, ma anche di una riorganizzazione - comune all'intero comparto delle costruzioni - che copre un amplissimo ventaglio di temi, quali il potenziamento della ricerca, il consolidamento delle politiche ambientali, l'innovazione tecnologica, una migliore regolamentazione in termini di sicurezza, di controllo dei cantieri, di adeguamento statico ed energetico degli edifici.In sostanza, una serie di strategie comuni che possono cucire le migliaia di grandi, piccole e medie imprese edili, produttori, fornitori e specialisti sparsi sul territorio, allo scopo di mantenere solido un settore che impegna circa 2 milioni di lavoratori e che contribuisce al PIL nazionale con una percentuale pari a oltre il 12%. Temi ai quali l'edizione 2009 del SAIE risponde con una serie di iniziative mirate, finalizzate a tracciare lo stato dell'arte dei processi di trasformazione in atto nel mondo delle costruzioni: da SAIEnergia, il Salone tematico dedicato alle energie rinnovabili e alle tecnologie a basso consumo per il costruire sostenibile - a cui è legato il concorso SAIE Selection sul tema Low cost & Low energy sustainable housing - agli appuntamenti di approfondimento sui materiali, quali SAIELegno, LaterSAIE, SAIE New Stone Age Design, oltre al biennale SAIEConcrete; da SAIEBit, il salone dedicato alle Software House e alle Società dei Servizi, fino agli annuali appuntamenti con la Guida alle Novità.Completa il quadro la consueta vastissima serie di convegni e tavole rotonde in programma durante tutto il periodo della manifestazione.

Fonte: Guidaedilizia.it

CONTRATTI PUBBLICI, CHIARITA LA DIRETTIVA

Con il terzo decreto correttivo del Codice dei contratti pubblici (D.Lgs. 152/2008) il legislatore è intervenuto di nuovo sulle norme in materia di opere a scomputo degli oneri di urbanizzazione introducendo due novità importanti: l’unificazione delle opere di urbanizzazione primaria e secondaria sotto un’unica disciplina e il loro assoggettamento al Codice dei contratti pubblici, a prescindere dalla soglia in cui ricadono.Restano comunque molte le problematiche applicative in capo alle amministrazioni locali a seguito delle nuove norme, considerato anche che tale materia è regolata sia da norme urbanistico-edilizie che dalla legislazione sui contratti pubblici, a cui tra l’altro attengono competenze legislative diverse tra Stato e Regioni.In merito a ciò, la Commissione Infrastrutture, Mobilità e Governo del Territorio della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, ha adottato nella seduta del 18 giugno scorso, uno specifico documento predisposto dal Gruppo di lavoro interregionale “Codice contratti pubblici” presso Itaca, presentato in audizione all’Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici il 24 giugno 2009.Il documento traccia in maniera netta la tesi dell’appartenenza di dette opere nel contesto generale delle opere pubbliche stante l’interesse proprio che mirano a soddisfare. Ne discende che, per le opere di urbanizzazione vengono utilizzate le regole dell’evidenza pubblica e conseguentemente vietato l’affidamento diretto del titolo abilitativo al soggetto titolare.Dal combinato disposto degli articoli 32 del D.Lgs. 163/2006 e 16 del D.P.R. 380/2001 discende la configurabilità del soggetto titolare del permesso di costruire ad operare in qualità di stazione appaltante, assumendo, attraverso lo strumento della convenzione urbanistica che definisce oneri ed opere da realizzare, ogni rischio anche economico.In ordine poi alla natura pubblica delle opere di urbanizzazione, si configura la fattispecie giuridica della delega dei poteri. Il Comune, titolare della posizione di stazione appaltante, cede con delega il mero esercizio dei relativi poteri ad essa connessi, attraverso Convenzione urbanistica, mantenendo un penetrante potere d’intervento sull’intero operato del privato.Si è ritenuto inoltre che il soggetto privato proceda anche alla stipulazione del contratto per la realizzazione delle opere di urbanizzazione. Tale contratto concluso dal privato (stipulante) con l’appaltatore (promittente) si configura come contratto a favore di terzo (il comune).La Commissione ha ritenuto comunque necessario ed urgente in merito alla problematica in questione un intervento normativo da parte del legislatore, sia di fonte primaria che secondaria, che rechi una disciplina chiara ed univoca in materia nel rispetto delle competenze statali e regionali.

Fonte: Guidaedilizia.it